Santuario della Madonna Salute degli Infermi
Il Santuario della Madonna Salute degli Infermi (Maria Salus Infirmorum) ebbe origine da un piccolo affresco, realizzato sul muro di una stalla, che raffigura la Vergine vestita come un’infermiera celeste con il grembiule che copre il manto da regina (1665). Per questo alcuni l’hanno chiamata con il titolo di “Madonna infermiera”.
Ma è molto più significativo pensarla come Maria che porta in grembo Gesù, tanto più che sopra il suo capo è raffigurato lo Spirito Santo nella immagine della colomba. La devozione popolare fece sì che la nicchia con l’affresco venisse trasformata in una piccola edicola e successivamente (1715) in un tempietto ottagonale edificato dalla famiglia veneziana dei conti Venier che avevano in queste terre i loro beni.
Tra il 1910 e il 1923, in seguito all’aumentare dei pellegrinaggi dovuti alla fama dei miracoli ottenuti, la chiesa fu ingrandita, per volontà dell’allora parroco di Pozzoleone Mons. Elia Dalla Costa. Dal 1954 è parrocchia autonoma e dal 1993 è affidata a una comunità di religiosi Marianisti, accolti dal Vescovo Mons. Pietro Nonis. Degni di rilievo sono il noto Presepio Biblico “Don Giulio dall’Olmo”, il sacerdote ideatore e realizzatore, ed il grande Mosaico di p. Marko Ivan Rupnik.
Nell’anno giubilare del 2000 il Santuario è stato una delle chiese giubilari della Diocesi e il movimento di pellegrinaggi è stato così intensa, che il Consiglio Pastorale Parrocchiale si è sentito in dovere di valutare seriamente la proposta di ampliare la parte del Porticale, cosa che è stata realizzata nel 2003.
Altra tappa molto importante nello sviluppo del Santuario è stata la decisione, maturata dopo l’Anno Giubilare della Misericordia, di realizzare un’opera di carità, a servizio dei bisognosi, valorizzando tutto l’edificio della vecchia cascina, ormai fatiscente, a lato del Santuario.Dopo diversi incontri con gli organismi competenti, l’avventura è iniziata nella primavera del 2016 e si è conclusa nella primavera del 2019.
La nuova struttura è molto bella, sembra quasi scaturire dal Cuore di Gesù Eucarestia e dal Cuore di Maria. Fede e carità: un binomio inseparabile. E’ dedicata a Maria “Madre della Misericordia”, richiama lo stile precedente, ma totalmente rivisitato, e può accogliere una quindicina di ospiti.
La benedizione della Casa è avvenuta solennemente domenica 23 giugno 2019 con una celebrazione semplice, ma molto partecipata e intensamente vissuta, presieduta da S.E. Mons. Beniamino Pizziol, vescovo di Vicenza.